Se c'è una cosa che noi montanari non sopportiamo, è quando qualcuno dice: "voglio mangiare delle tigelle!" Queste sono le tigelle, e le trovate in ferramenta... Questi invece, sono i ferri: Che sono, in effetti, d'alluminio e, come le tigelle, servono per cuocere le crescenti! Esiste anche la versione elettrica, simile a quella che usano i bar, ma adatta all'uso casalingo: Costa un po' di più, ma è di una comodità notevole. In ogni caso, indipendentemente da come le cuociate, state mangiando delle CRESCENTI, o crescentine. Tutto l'occorrente per cucinarle lo trovate da noi, ovviamente, delle migliori marche: Enrico Pruni (quello delle Due Torri) per i ferri da crescenti, e Balestri per la Tigelmatic. Pruni, poi, ha ultimamente introdotto nella gamma i ferri antiaderenti e quelli adattabili ai fornelli a induzione. Pruni, poi, fa anche le padelle da borlenghi (che sono molto più buoni delle zampanelle anche se sono la stessa cosa... ;)), altra specialità della zona, anche se i migliori si trovano sicuramente a Zocca. Sono un po' più complicati da fare, e l'attrezzatura è decisamente più costosa e ingombrante. E una sola postazione è sinceramente pochina, perchè per cuocere un borlengo ci vogliono dai 5 ai 7 minuti, per cui si rischia di mangiare a rate. Però fare i borlenghi dà una soddisfazione...
Tutto questo per dire cosa? Che mangiate le crescenti e non le tigelle e che, se volete farle in casa, tutti gli attrezzi migliori li trovate da noi! Vi aspettiamo!
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Venerdì scorso abbiamo fatto la marmellata di marasche. E' venuta benissimo, ma, come spesso capita, si è un po' attaccata al fondo della pentola...
Allora abbiamo messo in pratica i consigli di questo tutorial. In pratica, quattro belle chiazze di marmellata parzialmente bruciate sono rimaste sul fondo, e non c'era verso di toglierle. Abbiamo riempito il fondo della pentola con due dita d'acqua e tre cucchiai di bicarbonato, e poi l'abbiamo messa sul fuoco. Dopo qualche minuto, il bicarbonato ha cominciato a reagire con le bruciature, ed è stato strano vedere come friggesse proprio solo in corrispondenza delle incrostazioni. Abbiamo lasciato bollire l'acqua per un po', e quando ha smesso di ribollire abbiamo tolto la pentola dal fuoco. Dopo un po', con una spatola di legno, abbiamo provato a togliere le croste, che sembravano esattamente come prima di trattarle. E invece, tak!, si sono staccate in gran parte con molta facilità. Abbiamo ripetuto il trattamento, e dopo il secondo giro, e con l'aiuto di una spugna abrasiva, siamo finalmente riusciti a pulirla del tutto. Insomma, io non avevo dubbi, ma i consigli di mamma Rosa funzionano! Ieri ho avuto l'ennesima conferma che alcuni miei colleghi non hanno scrupoli a raccontare balle.
Un cliente è arrivato con una richiesta che lui pensava fosse impossibile: aveva una caffettiera che faticava a far salire il caffè. Una moka d'alluminio, semplicissima. E un "collega", appunto, gli aveva detto che non c'era niente da fare, doveva comprarne un'altra. Ma le componenti erano sane, la valvola funzionava, il filtro era libero, e sopra e sotto si avvitavano bene. Quindi gli ho suggerito di cambiare l'imbutino. Spesa totale € 1,00. Tutti abbiamo l'abitudine di sbattere l'imbuto contro la pattumiera per buttare via il caffè, e può capitare che si deformi e non sigilli più contro i bordi e la guarnizione, quindi all'interno della moka non si crea pressione e il caffè non sale. Al pomeriggio, il cliente è tornato e ha ringraziato perchè la caffettiera funzionava di nuovo. Purtroppo non è la prima volta che capita. Ad esempio, le pentole a pressione sono praticamente eterne, valvole di sicurezza, guarnizioni e persino le maniglie si possono sostituire, come vi avevamo detto in un tutorial. E però c'è qualcuno che tenta di fregare i clienti dicendo che, se la valvola di sicurezza salta, non conviene sostituirla, ma bisogna cambiare la pentola... Insomma, ci sono cose e ci sono danni che, effettivamente, non si possono riparare. Ma, in certi casi, con una piccola spesa si rimedia facilmente. Per quello che riguarda il caffè, e dato che è mattina, vi propongo un interessante articolo su come usare la moka scientificamente. Alla prossima! |
EnricoDopo più di cento anni, sono il quarto Righetti a occuparsi del negozio. Archivio
Maggio 2020
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