Un paio di anni fa il settore delle padelle fu investito da una polemica ferocissima riguardante il Teflon, cioè il materiale utilizzato per rivestire il 95% delle stoviglie antiaderenti nel mondo.
Cosa successe? Qualcuno si accorse che, durante il processo di produzione del Teflon (nome commerciale di una cosa che si chiamerebbe PTFE) avrebbero potuto sprigionarsi dei gas noti come PFOA, che sono cancerogeni, oltre a essere gas serra. Notare che ho scritto “durante la produzione” e “si sarebbero”. Perchè, in effetti, non è capitato se non molto di rado, e solamente durante la produzione. Il Teflon, in sè, non ne contiene. E non potrebbe, il Teflon non è un gas, è un materiale plastico, ed è totalmente inerte. Come una pietra. Tanto è vero che ci cuociamo sopra. Dirò di più: il Teflon non fa male neppure se dovesse staccarsi dalla padella e venire mangiato. Non è bello, ma potrebbe succedere. Però è assolutamente indigesto, e verrebbe espulso dal nostro organismo. Però la campagna stampa di demonizzazione del Teflon è continuata. E ha portato alla nascita e allo sviluppo di nuovi materiali concorrenti, che avrebbero potuto sostituirlo nelle preferenze dei consumatori. Una su tutte, la ceramica. Ed in effetti, le stoviglie bianchissime sono bellissime. E, quando sono fatte bene, anche utili. Solo che, in quel periodo, siccome qualsiasi cosa fosse di Teflon era assolutamente da evitare, sono fioriti decine di marchi che proponevano padelle infime a prezzi altissimi. Per poi vederle deteriorarsi, scolorirsi, o colorarsi (avete mai bruciato per sbaglio del sugo di pomodoro? Ecco...) o anche piegarsi... Ecco perchè sono stato sempre molto diffidente! Io provo quasi tutto quello che vendo. Perchè non mi piace tirare pacchi ai clienti, ma anche perchè mi piacciono molto molte delle cose che vendiamo. E per la padella in ceramica ho puntato su una linea molto costosa, ma che mi garantisse la soddisfazione del cliente. Dopo la “bolla” della ceramica (adesso la tirano dietro ai clienti un po' dovunque...) adesso è nata la mania della pietra. Una delle aziende che sono orgoglioso di vendere sta per mettere in commercio la sua linea di rivestimenti in pietra. O, meglio, di Teflon con aggiunta di frammenti di pietra, perchè poi è di questo che si tratta. In ogni caso, ve la vogliono vendere come la “rivoluzione”. Beh, non è vero. E' un'evoluzione, dettata dalla moda e da un azzeccatissima serie di proposte televisive. Ma va bene, le mode ci sono sempre state e sempre ci saranno. Però occhio a non ritrovarvi in mano delle lattine con un bellissimo rivestimento, perchè non è solo quello che conta. E poi, ve lo devo dire: la bistecca e le carni in generale, a meno che non vogliate farle col sugo, vengono meglio sulla ghisa o sull'acciaio. Davvero! Non c'è antiaderente che tenga. Bisogna avere un po' di pazienza, posizionare la carne sulla piastra rovente, aspettare che si stacchi da sola prima di girarla, e, di nuovo, aspettare che si stacchi prima di servirla. Certo, dopo c'è da pulire la bistecchiera, ed è obiettivamente più complicato che col Teflon, ma ne vale la pena. Alla prossima!!!
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EnricoDopo più di cento anni, sono il quarto Righetti a occuparsi del negozio. Archivio
Maggio 2020
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